Da settimana scorsa c'è un cartello color castagna con appiccicate su delle lettere bianche, sotto a quelli più grossi bianche con scritte nere, col nome del paese. Lo noto la prima volta una sera mentre torno a casa. "Toh" -mi dico- "la nuova giunta comunale" -facilmente comprensibile di che tendenze- "ha colpito!". (Mi dico anche che probabilmente sarà la cosa più innocente/innocua che possano fare. Tant'è). Comunque, ecco,
Visévar è un nome che a me piace. Sembra un po' ungherese, no? Magari con una zeta vicino alla esse lo sembrerebbe ancor più. O con l'accento sulla i. Mi piace anche la storia del nome, che deriva da
Vico Seprio, nome che aveva l'abitato dell'attuale paese di
Castelseprio, fino a non mi ricordo quanto tempo fa - circa periodo tra le guerre credo. Perché
Castel Seprio era invece il nome che aveva la cittadella fortificata che sorgeva sul colle che sovrasta il paese. Tutto torna. Il castrum venne distrutto nel 1187 se non erro. C'entravano dei casati milanese in lotta con il potere del barbarossa. Venne anche proibito di tornare a costruire ed abitare sul colle. Così venne definitivamente abbandonato, e gli insediamenti si spostarono un po' più giù, andandosi forse a sommare ad alcuni già esistenti. Ora ci sono un bel po' di pietroni che vagamente ricordano dei muri, sul colle, tra i boschi. Ma non sono malaccio. E' un bel posto. A me vien voglia di scavare.
quiet-tiz, ore 19:26